LA DURA PROVA DEL CENTRO SCHUSTER: ALLAGATO, MA PRONTO A RIALZARSI

Pubblichiamo sotto l’articolo di Valeria Crosio, socia della nostra associazione, da anni membro della redazione del nostro giornale e grande amica e “colonna” del Centro Sportivo Cardinal Schuster.

Durante la seconda settimana di novembre l’intensa pioggia ha causato lo straripamento di alcuni fiumi, tra cui il Lambro che nella notte di giovedì 13 novembre ha esondato il ponte di Via Feltre ed il ponte della tangenziale est , ha dapprima isolato il Centro Schuster per l’impossibilità di attraversare i suddetti ponti e successivamente è penetrato attraverso la roggia che passa sotto il muro di recinzione vicino al tennis coperto allagando leggermente i campi di calcio e la pista di atletica e rendendo necessaria, soprattutto per ragioni di sicurezza per rischio di ulteriori esondazioni, la chiusura del Centro per le attività sportive per tutta la giornata di giovedì 13/11.
Dopo una tregua di un giorno della pioggia il Centro Schuster ha riaperto per le attività sportive, ma nella tarda serata di sabato 15/11 una nuova ondata di piena ha provocato un più intenso allagamento che ha interessato il campo a 11 in calcestre posto all’ingresso del centro, il campo centrale di calcio e la pista di atletica, gli spogliatoi del campo centrale,  tutti i campi di calcio del lato di via Ofanto, compreso quello sintetico, le palestrine sotto la palestra del basket con relativo materiale della ginnastica adulti e della ginnastica artistica, parte della tensostruttura del tennis, il magazzino di atletica e soprattutto la centrale termica che rappresenta il danno maggiore subito dall’esondazione. Per tutta la giornata di domenica  un gruppo di ragazzi volonterosi (i giovani allenatori e gli animatori del Centro Schuster appartenenti al gruppo “alleducatori”) con alcuni dirigenti si è adoperato per trovare una soluzione per far scaricare l’acqua nel campo centrale a 11, per sgomberare le palestrine da tutto il materiale della ginnastica artistica e per costruire un argine aggiuntivo di sacchi di sabbia dietro la palestra basket, con relativa “pulizia” di tutta la zona 3. Anche nelle giornate di lunedì e martedì, dopo che le acque si sono completamente ritirate, alcuni ragazzi hanno collaborato alla pulizia degli spogliatoi che si spera di rendere utilizzabili entro venerdì, mentre già da lunedì il Centro Shuster, dopo la sospensione delle partite di calcio per tutta la giornata di domenica  ha potuto riprendere in parte l’attività pur con alcune difficoltà dovute all’impraticabilità di alcune strutture. La preoccupazione dei dirigenti e dei genitori degli iscritti è tangibile, tenuto presente i notevoli oneri che saranno necessari per i lavori di ripristino della centrale termica e per disporre le opere necessarie ad evitare simili eventi, nel futuro. E’ apprezzabile l’impegno di tutti, a partire dai dirigenti fino ai giovani  animatori del Centro che si sono dimostrati disponibili a collaborare per la rapida ripresa delle attività sportive, segno che l’unità di tutti  gli operatori, giovani e meno giovani mantiene viva la passione per i ragazzi che caratterizza il Centro Schuster ed è più forte di qualsiasi alluvione. Sarebbe comunque auspicabile il sostegno e l’aiuto in tutti i modi possibili anche dai residenti della nostra Zona, affinché si possa mantenere attiva un’opera importante di formazione umana attraverso lo sport quale è il Centro Schuster.

NOTA BENE:
Nei giorni scorsi, Luigi Andreoli e Luca Costamagna, rispettivamente presidente e segretario di Dai Nostri Quartieri avevano mandato una mail al centro sportivo esprimendo la solidarietà dell’associazione e la disponibilità del giornale carteceo e online a garantire spazio per questo problema. Oltre alla richiesta formale mandata al Consiglio di Zona per il quartiere feltre e centro schuster affinché il CDZ si facesse sentire al Comune. Via mail, rispondeva così il presidente dello Schuster Claudio Rossi:

“Ringraziamo sentitamente per la vicinanza e l’amicizia che ci dimostrate. Stiamo vivendo giornate difficili e piene di preoccupazioni, proprio nel 60^ anno di fondazione del Centro! Siamo comunque convinti di poter superare queste difficoltà, anche grazie alla vicinanza di tanti amici. Claudio Rossi”