DOVE VA CITTA’ STUDI? SE NE PARLA ANCHE IN PARROCCHIA

DI Francesco Arrigoni

Si è recentemente svolto presso la Parrocchia S. Spirito di via Bassini un incontro su “Dove va Città Studi”; la riunione voleva essere un momento di riflessione sul presente e il futuro del quartiere, all’interno della festa della comunità per l’inizio dell’anno pastorale. La serata è stata presentata e moderata da Meri Salati con l’intervento di Roberta Osculati, consigliere Comunale, e di Walter Cherubini, portavoce della consulta delle Periferie, organismo su base volontaria. L’intervento iniziale della moderatrice ha raccontato sinteticamente la storia della vicenda Città Studi la quale è iniziata quando è stato presentato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Statale, nonché dagli altri organi statutari, un piano di trasferimento delle facoltà scientifiche nel nuovo Campus RHO-Pero. A quel punto si sono messi in movimento una serie di comitati di residenti e di studenti che contestavano la scelta, si sono raccolte migliaia di firme e sono state messe in campo diverse assemblee per chiedere che i finanziamenti per lo spostamento venissero investiti per migliorare ed ammodernare gli edifici esistenti a Città Studi.

Ha poi preso la parola la consigliera Roberta Osculati che ha illustrato la posizione dell’amministrazione comunale imperniata sul concetto di base del mantenimento della vocazione universitaria, nonostante il trasferimento delle facoltà scientifiche attraverso un piano, studiato dal Prof. Balducci, basato sulla collaborazione del Politecnico, della Statale e dell’Università Bicocca.

Dopo la realizzazione di tale piano il numero di studenti gravitante nell’area Città Studi dovrebbe, tendenzialmente, raggiungere il livello attuale.Si è poi aperto il dibattito dove alcuni interventi erano di contestazione (No al trasferimento), altri erano orientati a sottolineare la necessità che il forte processo di cambiamento dell’area Città Studi alla fine non snaturi il quartiere, da sempre caratterizzato da una forte impronta scientifica, dando spazio ad una “desertificazione” con magari alcune operazioni immobiliari finalizzate solo ad un immediato rendiconto economico.

In seguito è intervenuto Walter Cherubini che, dopo aver illustrato a grandi linee l’attività della consulta ha richiamato e fatto presente, con alcuni esempi del passato, la difficoltà di incidere nella realtà milanese quando le decisioni superano il livello comunale e chiamano in causa il livello nazionale.

Alla fine della serata il parroco, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, ha fatto presente che oltre agli studenti sarebbe contento di vedere in zona anche alcune giovani famiglie per contrastare l’invecchiamento del quartiere.