DAI NOSTRI QUARTIERI IN FESTA, LA CRONACA DEL 16 MAGGIO

DI LUCIO BERGAMASCHI

Propongo un piccolo quiz. Chi di voi sa che a 20 minuti di treno da Milano Cadorna c’è uno scrigno d’arte e di bellezza che qualcuno ha definito “Cappella Sistina della Lombardia”, considerato dagli storici dell’arte uno degli esempi più insigni di pittura rinascimentale e citato con entusiasmo da Stendhal nel suo Viaggio in Italia? Pochi scommetto, eppure questa meraviglia c’è e non bisogna andare a Firenze per vederla ma solo a Saronno: è il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli edificato dalla pietà popolare tra il 1498 e la metà del 500 e impreziosito dagli affreschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari.

Natività, Bernardino Luini. Saronno.
Natività, Bernardino Luini.
Saronno.

Una piacevole scoperta di arte e di fede che hanno fatto anche i soci dell’Associazione Amici di “Dai Nostri Quartieri” che su invito del sottoscritto hanno visitato Saronno sabato 16 Maggio scorso. Dopo una breve visita all’adiacente chiesa di San Francesco iniziata nel XII secolo su impulso di Sant’Antonio da Padova e completata nelle sue forme attuali tra il XVI e il XVIII secolo, la comitiva si è trasferita al Santuario sorto in luogo di una piccola cappella che custodiva una statua miracolosa della Vergine poi ricollocata in santuario da San Carlo nel 1581 a lavori conclusi- Allora si era in aperta campagna sulla strada varesina che collega Milano con il Ticino, oggi il luogo è inserito nel contesto urbano della città ma mantiene il suo fascino e la sua riservatezza. La fede dei saronnesi, i lasciti e le donazioni sapientemente amministrate dai Deputati laici consentirono di edificare su quel luogo un tempio magnifico e di riempirlo di opere di inestimabile valore. Tra il 1515 e il 1530 vi operò uno dei principali allievi di Leonardo, Bernardino Luini che affrescò la cappella principale con 4 grandi scene che raffigurano momenti della vita di Maria. Morto il Luini a completare l’opera fu chiamato Gaudenzio Ferrari che affrescò la cupola con lo straordinario concerto degli angeli, un’opera unica con più di 300 figure circondata da statue lignee di pregevole fattura raffiguranti i Profeti e le Sibille. Accanto all’altare due grandiose composizioni lignee di Andrea da Milano, il Compianto di Cristo e l’Ultima Cena. Completano il complesso un chiostro solo parzialmente completato in cui trova sede una bella quadreria e lo splendido campanile di Paolo Della Porta alto 47 metri e divenuto per la sua bellezza un modello più volte replicato in Lombardia.

Il Museo
Il Museo

Il Santuario è innanzitutto un luogo di fede, amato da tutti i saronnesi e ancor oggi meta di pellegrinaggi da tutta la regione, un tesoro che la Chiesa locale e la comunità civile hanno custodito per secoli con amore e oggi si intende valorizzare e far conoscere ancora meglio inserendolo nei circuiti turistico culturali di Regione Lombardia e della Diocesi Ambrosiana. La visita – sapientemente guidata dal Conservatore dell’Archivio Storico Giuseppe Colombo – si è conclusa con un simpatico momento conviviale in una trattoria immersa nel verde del Parco delle Groane e con l’assemblea annuale, con la relazione del presidente Luigi Andreoli.

Alcuni soci e simpatizzanti all'Assemblea del 17  Maggio 2015, svoltasi nella stupenda cornice di Saronno.
Alcuni soci e simpatizzanti di Dai Nostri Quartieri all’Assemblea del 16 Maggio 2015, svoltasi nella stupenda cornice di Saronno.

Una piacevole scoperta per chi ha partecipato alla giornata, una proposta per una facile e comoda gita fuori porta da rilanciare a tanti amici desiderosi di conoscere meglio i tesori di arte e di fede di cui è ricca la nostra Lombardia.