IL FIUME LAMBRO VERSO LA RINASCITA.

DI GIUSEPPE PRESTIA

Buone notizie per il fiume Lambro. Il 2 settembre scorso il Comune di Milano, insieme a quello di Monza, ha aderito alla Convenzione per la promozione e la gestione coordinata del Parco Media Valle del Lambro, nato nel 2006 per iniziativa dei Comuni di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni. In tal modo l’area verde tutelata raggiunge ora 660 ettari. Scopi principali della Convenzione sono la “conservazione e il miglioramento della qualità ambientale e della continuità dell’ecosistema fluviale del Lambro nel suo tratto urbano”, la messa in sicurezza del suo alveo e la connessione con i parchi regionali limitrofi. Come ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica Francesca Balzani al momento della firma, si tratta di un “passo fondamentale per l’ampliamento e la valorizzazione del verde cittadino”, costituito pure “dalla cintura di aree verdi ed agricole che circondano Milano, al centro di un percorso di rinascita e riscoperta che ne accresce la qualità ambientale e la possibilità di fruizione da parte dei cittadini” e ciò anche in vista  “della riqualificazione e del miglioramento della qualità urbana nella zona est della città”. A quest’ultimo punto è legata la soluzione di alcuni seri problemi che hanno interessato nei mesi scorsi il Parco Lambro, una delle aree che rientrerà nel Parco Media Valle del Lambro. Innanzitutto la moria di pesci nel laghetto situato nei pressi di Via Feltre, dovuta, sembra, alla scarsa ossigenazione dell’acqua. Conseguenza indiretta di ciò è stata l’intossicazione che ha colpito germani e anatre (alcuni esemplari sono morti) che si sono nutriti della carne dei pesci in putrefazione. In secondo luogo la questione dell’accesso delle auto, il cui ingresso era stato nuovamente consentito da un’ordinanza del Sindaco del maggio scorso per facilitare il transito e la sosta dei veicoli diretti ai pubblici esercizi che si trovano all’interno del parco. Nelle intenzioni delle autorità la frequentazione serale da parte di clienti e avventori dovrebbe costituire un elemento di “rivitalizzazione” del luogo. Il provvedimento ha tuttavia suscitato le proteste del Consiglio di Zona, che non è stato consultato, e di alcune associazioni che ne hanno chiesto l’immediata revoca, per cui è probabile che venga ulteriormente modificato. L’auspicio è che l’inserimento nel Parco Media Valle del Lambro possa permettere una gestione migliore e una soluzione più agevole dei problemi riguardanti il Parco Lambro.