LA ZONA 3 TRA CENTRO E PERIFERIA
Di Francesco Arrigoni
Si è svolto recentemente al Politecnico-Campus Leonardo un incontro di riflessione sul tema “PERIFERIE”, con riferimento all’annunciato piano del Comune di Milano; hanno partecipato, tra gli altri, Gabriele Rabaiotti, assessore alla casa ed ai lavori pubblici del Comune, Mirko Mazzali, delegato del sindaco alle periferie ed Antonella Abruzzese assessore all’urbanistica del Municipio 3. Il discorso sulle periferie che spesso ha trovato spazio sul nostro giornale è stato affrontato soprattutto da due versanti: da una parte il tema delle ristrutturazioni e della manutenzione del
patrimonio edilizio comunale, dall’altra la necessità di migliorare la qualità della vita nelle cosidette zone periferiche.
Naturalmente è emerso in entrambi i casi il temadelle risorse, particolarmente evidente quando siparla di cospicui investimenti finanziari per sistemareil patrimonio immobiliare piu “leggero” ma più critico nella realizzazione di iniziative di carattere sociale da affrontare in collaborazionetra ente locale e volontariato diffuso per superare situazioni di particolare disagio.
Venendo alla zona 3 si sono segnalate due iniziative: la sistemazione della piazza delle Rimembranze di Lambrate, già in fase d’esecuzione, ed interventi nel quartiere “Rizzoli”. Al di là di questo rimane aperta la discussione riguardo l’identificazione della nostra zona come periferia o piuttosto un mix di aree “centrali” ed aree “periferiche” E’ bene ricordare che circa diciasette anni fa si decisero i confini della nuova zona accorpando le tre precedenti zone storiche di Citta Studi,Lambrate e Porta Venezia, con una popolazione globale superiore a quella di molti Capoluoghi della Lombardia.
In questa nuova realtà si è più volte discusso della possibile “pedonalizzazione” di corso Buenos Aires, un’area commerciale sicuramente centrale ed a vocazione turistica, incontrando una opposizione o una diffidenza dei commercianti mentre sarebbe auspicabile, almeno in alcune occasioni particolari, la chiusura al traffico veicolare. Inoltre è apertissima la questione “Città studi” con il possibile trasferimento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale e degli IRCS,
Besta ed Istituto dei Tumori che fa emergere laì volontà di conservare in zona una vocazione universitaria e di ricerca scientifica di valore internazionale, scongiurando una possibile deriva periferica. Non dobbiamo poi dimenticare la presenza di un ampio polmone verde come il Parco Lambro, facilmente raggiungibile con la linea Verde
del metrò e quindi fruibile da una larga parte di cittadini; ai suoi confini esiste poi l’Ospedale San Raffaele con la nuova Università Vita e Salute. Insomma siamo in presenza di una Zona che potremmo definire “mista” che tende a proiettarsi verso il futuro ma con popolazione un pò invecchiata e dove esistono anche problemi di integrazione fra le varie comunità. In questo contesto l’Associazione ”Amici Dai Nostri Quartieri”, che edita questo giornale, cerca di portare un contributo per favorire la vivibilità della Zona e per migliorare la coesione sociale, promovendo alcune iniziative ormai tradizionali (Cori Natalizi) e segnalando, per quanto possibile, gli incontri e le attività dell’area cattolica, senza ignorare altre manifestazioni significative; si tratta di creare luoghi nei quali si possano scambiare opinioni,pensieri, intenzioni per creare insiemeciò che maggiormente giova al bene comune della Zona.