MONTINI, LA STORICA ADORNATO RACCONTA

Pubblichiamo l’articolo di Marco Carenini, del Gruppo Adulti di AC della Parrocchia Ss. Mm. Nereo e Achilleo, che racconta della conferenza sull’attualità del Beato Paolo VI che  la storica Giselda Adornato ha tenuto il 22 Aprile in zona 3.

Il 22 aprile, presso la parrocchia dei Ss.Mm. Nereo e Achilleo, Giselda Adornato, consulente storico per la causa di beatificazione di Paolo VI, ci ha intrattenuto con il racconto appassionato e competente della vita di Montini. Una rapida carrellata biografica costellata di citazioni di frasi del papa, di rimandi alla situazione storica e civile di quel tempo e ai tentativi degli uomini di cultura di allora di “classificare” la personalità di quell’uomo così difficile da ricondurre a formule univoche. Ecco allora il Montini “laico”, assistente dei giovani della FUCI; il papa moderno e il papa monaco; il papa della cultura e il papa della discussa Humanae Vitae. L’Arcivescovo di Milano che punta al cuore della fede; l’annuncio di Dio Padre e invita tutti a passare dalla piccola religione (quelle delle piccole devozioni) alla grande religione (quella totalmente orientata a Cristo) anticipando di molto e per molti aspetti, quella che fu l’impostazione pastorale del Cardinal Martini.

Il Papa che porta a termine il Concilio, e lo fa mantenendo la Chiesa unita (i documenti conciliari sono documenti sostanzialmente tutti condivisi): è il Papa del dialogo, capace di costruire ponti e mettere d’accordo conservatori e progressisti. E’ il Papa dei gesti: depone la tiara (come gesto pedagogico di carità), va a Gerusalemme (in Terra Santa, là dove tutto e cominciato), ripristina la Via Crucis, parla ai potenti dell’ONU, istituisce la Giornata per la Pace revoca la scomunica che gravava da quasi un millennio sulla Chiesa ortodossa, celebra una messa con le maestranze di uno degli stabilimenti icona dell’industrializzazione. La Adornato ci ha consegnato l’immagine di un uomo dalle molteplici sfaccettature, forse non completamente capito dal suo tempo e non ancora del tutto oggi. Una personalità che fino all’ultimo riservò sorprese, come l’indimenticabile sua lettera scritta nel ’78 (pochi mesi prima di morire) ai rapitori di Aldo Moro che lo fece assurgere, in modo forse inaspettato, a punto di riferimento per tutti gli italiani credenti e non credenti. Ha preceduto l’incontro un breve filmato sulla visita del Cardinale alla parrocchia, nel febbraio del ‘59, per la benedizione della prima pietra della Cappella di via Saldini.

E’ possibile visionare il filmato sul sito www.nereoachilleo.it alla pagina Storia/Parrocchia. E’ stato poi distribuito a tutti i partecipanti un libretto che raccoglie documenti rinvenuti nell’archivio parrocchiale, che raccontano gli incontri fra Montini e la comunità. Sono “reperti” che testimoniano, nelle forme e nel linguaggio di quel tempo, la vivacità di quella comunità e il sentito legame che la univa al proprio Pastore.

Il libretto e reperibile su www.lacittastudi.org alla pagina Vita di AC/L’AC Città Studi.