ORTICA MEMORIA

Il quartiere museo pronto a scoprire la quinta opera del progetto artistico pluriennale

DI ALICE COSMAI

A pochi giorni dall’inaugurazione del 1° ottobre ecco pronta una nuova opera che il collettivo Orticanoodles ha dipinto nell’ambito del progetto “Orme – Ortica memoria”. Nascosti sotto un lungo ponteggio, nel cuore del quartiere, in Via Ortica 12, è rinato un prato fiorito, di 500mq. Si perché Orticanoodles, attraverso il tratto figurativo ormai noto al quartiere, fatto di intrecci tra figure e sfondo di forte impatto cromatico, ha da alcuni anni preso a rappresentare con grande successo anche elementi naturali, fiori e pattern di fogliame, nel solco della crescente attenzione al tema della sostenibilità ambientale e non solo, per celebrare la bellezza estatica della natura nel suo fiorire. Ma il nuovo murale in Ortica ha un doppio tema: se da un lato celebra la natura, ricordando la memoria dell’identità rurale e contadina del primigenio insediamento di Ortica, dall’altro vede rappresentato un fiore non casuale, il papavero. “Abbiamo scelto questo fiore per la sua potenza simbolica” racconta Walter, fondatore di Orticanoodles. “Nel mondo il papavero è associato al ricordo dei caduti in battaglia; si racconta che i papaveri, sono stati i primi fiori a spuntare sui campi di battaglia di Francia ed Olanda dopo la Prima Guerra Mondiale e che da quel momento hanno simboleggiato il sangue sparso dai caduti, come simbolo di rigenerazione, nuova vita e speranza.

In Italia abbiamo una traccia di questo significato, l’abbiamo cantata tutti con Faber, nel celebre verso della Guerra di Piero “…dormi sepolto in un campo di grano/non è la rosa non è il tulipano/che ti fan veglia dall’ombra dei fossi/ma sono mille papaveri rossi…” un simbolo che nel nostro paese non è così conosciuto e che, proprio per questo, abbiamo voluto portare in figura”. Vero è che a Milano non abbiamo campi di battaglia, ma la ferita dei bombardamenti che hanno colpito la città, dal centro alla periferia, tra il 1940 e ’43, è impressa in tutti noi che oggi viviamo Milano in modo disincantato, funzionale, professionale… Una città viva e attiva, piena di bellezza, che tuttavia conobbe morte, distruzione, tragici momenti di guerra, volti a colpire i civili. Questo murale vuole ricordare questa dimensione di Milano, la città colpita e che si è rialzata, ha continuato a crescere.

Giorno dopo giorno nell’“estate indiana” che è stato il mese di ottobre 2017, è nato il nuovo murale, è stato svelato nella metà di novembre; la presentazione dell’opera è prevista per il 15 dicembre in Ortica: stay tuned.

Info e contatti:

FB > Orme – Ortica Memoria

www.orticamemoria.com